Zelensky si era recato per un incontro istituzionale con il presidente Trump nello studio Ovale, indossando una polo del brand ucraino Damirli, realizzato e disegnato dalla designer Elvira Gasanova. La maggior parte degli ordini sarebbero provenienti dagli Usa, testimonianza del fatto che il capo di abbigliamento sia diventato proprio iconico da quell’incontro.
Il prezzo di partenza è di 215 euro e il clamore continua a crescere ogni giorno di più. Ci riferiamo esattamente all’incontro dello scorso 28 febbraio, il giorno dello scontro tra fuochi e fiamme con il presidente Trump.
Si tratterebbe di una felpa con un simbolo chiaramente evocativo della cultura ucraina, tryzub, uno scudo con tridente che è il simbolo dell’Ucraina dal 1991.
Ovviamente questo “oltraggio” ha suscitato numerose critiche da parte di Trump e Vance e anche dai giornalisti presenti durante la conferenza stampa. In tutta risposta Zelensky dichiara pubblicamente «Metterò l’abito quando la guerra sarà finita» – un chiarissimo segnale di trasformazione del suo abbigliamento in un testuale contesto di comizio politico.
Gasanova ha confermato che la scelta del vestiario del presidente ucraino sia stato un richiamo all’attenzione del mondo alla guerra che ancora non volge al termine e che tutte le persone che hanno effettuato acquisti dopo quell’incontro siano dei sostenitori dell’Ucraina. La moda ci insegna in questa circostanza la vitale importanza dell’abito che fa il monaco e in questo caso ancor di più: evoca un potente strumento di comunicazione e forza.
