
AI, CONTINUA L’ACCELERAZIONE NELL’UTILIZZO TRA I GIOVANI MA SENZA SAPERNE UTILIZZARE LE PROPRIETÀ
Da uno studio emerge che 1 studente su 3 non conosce i sistemi di deep learning e machine learning
L’intelligenza artificiale è parte integrante delle nostre vite ed a confermarlo sono i dati di utilizzo tra i giovanissimi, che riportano una percentuale ferma all’84% di giovani che hanno almeno una volta usufruito dell’IA generativa per la realizzazione di contenuti didattici.
Secondo le ultime fonti ufficiali è stato registrato un ulteriore aumento del 50% negli ultimi dodici mesi che fa riflettere sull’impatto e la velocità di diffusione di questa tecnologia.
A confermare questi studi sono state le analisi svolte da Generazioni Connesse, il Safer Internet Centre Italiano, con la coordinazione del ministero dell’Istruzione e del Merito e il prezioso supporto da parte di Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma (CIRMPA) in occasione del Safer Internet Day 2025 che ha coinvolto un grande afflusso di studenti, 1.813 alunni di scuole primarie e secondarie di primo grado.
Andando più affondo in merito all’utilizzo di queste piattaforme: nell’uso domestico privato i giovani utilizzano per il 75% l’intelligenza artificiale per creare contenuti creativi, a seguire la traduzione e il supporto per tradurre le lingue straniere, per la correzione di brevi testi o in minor parte per produrre immagini o video.
Per fini educativi, invece, si utilizza per il 62% per preparare le interrogazioni, il 48% per la produzione di testi e infine per tradurre contenuti.
Oltre a questi dati drammatici, in costante aumento però, bisogna anche risaltare l’altra faccia della medaglia: 1 giovane su 2 vorrebbe vivere più consapevolmente la loro “dipendenza tecnologica” , attraverso modalità che riducano il loro tempo investito sui dispositivi digitali, con una particolare attenzione alla privacy.
Quest’ultima tematica, spesso travisata, è un indicatore estremamente importante, poiché molti adolescenti scaricano innumerevoli applicazioni sui loro dispositivi senza tenere conto della tracvciabilità e della privacy.
Infine, molte scuole si stanno adoperando per dare loro le competenze necessarie attraverso una formazione in digital e media literacy.