Artisti

Alla scoperta dei novagorica: un manifesto musicale tra suoni e parole

Una rinascita creativa che racconta l’essenza della band attraverso “Carne e Saliva”.

Con “Carne e Saliva”, i Novagorica consolidano la loro identità artistica, unendo potenza sonora e fragilità emotiva. Questo brano, nato da anni di gestazione e una notte magica in studio, rappresenta un vero manifesto per la band.

Un viaggio tra contraddizioni e autenticità, “Carne e Saliva” è il simbolo di una rinascita musicale, dove la semplicità di un riff acustico si è evoluta in una produzione complessa e intensa. Scoprite, nell’intervista, le emozioni e i dettagli dietro questo brano.

“Carne e Saliva” ha avuto una gestazione lunga e travagliata. Quanto è stato difficile trovare la versione definitiva e quale momento ha segnato il punto di svolta?
Carne e saliva è una canzone che ha una storia a parte all’interno di questo album. È un brano che ci portiamo dietro da molti anni, come un piccolo segreto da custodire. Carne e saliva ha alle spalle ben quattro versioni in studio diverse e sarebbe dovuta uscire con il nostro primo album Preghiera violenta, per poi essere scartata a pochi giorni dalla consegna delle tracce per la stampa. Per un certo periodo era diventato quasi un brano maledetto, la nostra balena bianca impossibile da sconfiggere. Poi come sempre accade con le canzoni ciò che doveva accadere è successo, senza che noi avessimo alcun controllo. E così ora Carne e saliva è finalmente fuori.

Avete parlato di una notte in studio come momento di svolta. Come si è creata quella magia e cosa vi ha guidato verso la versione finale del brano?
Era aprile, eravamo al penultimo giorno della nostra residenza allo studio delle Officine Sonore del Bigallo per la registrazione di Altitudine. Gran parte del disco era ormai stato registrato, avevamo spazio solamente per altre due canzoni e una di queste sapevamo che sarebbe dovuta essere Carne e saliva. Come dicevamo prima avevamo varie idee su come affrontare la produzione di questo brano, ma nessuna di questa ci aveva fatto innamorare. Forse anche per questo durante il giorno ci siamo messi a fare mille cose diverse, forse anche per rimandare il momento del confronto con un possibile fallimento. Poi verso l’ora di cena ci siamo messi fuori per riprenderci e lì è scattato qualcosa. La canzone è rinata di nuovo lì, con un giro semplice di chitarra acustica. Ci siamo precipitati in studio a registrare e nel giro di un paio d’ore avevamo finalmente in mano il brano che ci siamo portati dietro per quasi otto anni.

“Carne e Saliva” è stato descritto come una sintesi della vostra identità. Quanto questo brano rispecchia ciò che siete oggi come band e quanto vi proietta verso il futuro?
Possiamo dire che Carne e saliva è sicuramente uno dei brani più importante dei novagorica. Possiamo considerarlo a tutti gli effetti una sorta di nostro manifesto perché forse soprattutto qui siamo riusciti a esprimere la contraddizione che fonda l’identità di questa band. Diciamo sempre che queste sono canzoni urlate per gente dal cuore delicato e forse Carne e saliva è davvero così. Un brano musicalmente violento con un testo fragile, come l’urlo rabbioso di qualcuno che vuole solo essere abbracciato.

Il testo parla di connessione, amore e disperazione. Come siete riusciti a trasporre queste emozioni dalla scrittura all’arrangiamento musicale?
Ciò che ci interessava era avere fra le mani una veste sonora che desse il giusto peso a queste parole. Questo brano è nato in un periodo di angoscia e solitudine. Volevamo una musica che restituisse la stessa tristezza e allo stesso tempo tutta la veemenza umana nascosta in queste poche parole d’amore disperato. È una brano che urla e questo è quello che volevamo.

Il brano è nato da un semplice riff di chitarra acustica, ma si è evoluto in qualcosa di molto più complesso. Come trasformate un’idea così essenziale in una produzione così ricca e stratificata?
Partiamo quasi sempre da cose semplici nelle canzoni. Il nostro produttore Monakos dice sempre che se una canzone funziona chitarra e voce allora è una buona canzone, sennò si può anche buttare. Carne e saliva è una canzone nata per essere suonata in modo semplice, ma nonostante ciò avevamo bisogno di un’onda sonora, di restituire la potenza emotiva anche sotto il punto di vista di decibel. Principalmente questo è ciò che ci ha guidato nella produzione finale.

Back to top button