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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IN ARRIVO GROSSE NOVITÀ DAL GOVERNO, NUOVO PROVVEDIMENTO DI LEGGE

Sono più di 400 gli emendamenti compresi nei 25 articoli del ddl AI in Senato. Gli argomenti spaziano dalle autorità di sorveglianza, ai fondi per il trasferimento tecnologico.

Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale è in pieno dibattito parlamentare e appartiene alle tematiche di provvedimento del governo Meloni sulla tecnologia.

Prendendo in considerazione le negoziazioni che prevedono la revisione dei 25 articoli, si sta discutendo di aggiungere delle aggravanti per l’abuso di tecnologie di intelligenza artificiale per alcuni reati,come truffa o riciclaggio, regole per l’uso dei dati nella ricerca sanitaria, misure per segnalare i contenuti sintetizzati dagli algoritmi, come video o immagini, e principi di massima del suo impiego in ambito professionale.

Inoltre, il ddl AI stabilisce anche delle mansioni di sorveglianza nazionale sull’intelligenza artificiale, prevedendo delle lezioni formative nelle scuole e nelle università e allo stesso tempo parallelamente cerca di formare menti pronte a creare un fondo da un miliardo a sostegno di startup e aziende innovative, gestito da Cdp venture capital, il Fondo nazionale innovazione di Cassa depositi e prestiti (la cassaforte del risparmio postale).

La proposta di legge è stata accolta da Fratelli d’Italia mentre riceve numerose critiche dall’opposizione in merito alla scelta di assegnare il controllo dei sistemi di AI a due agenzie governative, quella per l’Italia digitale (Agid, a supporto della pubblica amministrazione nella trasformazione tecnologica) e quella per la cybersicurezza nazionale (Acn, con compiti più ispettivi e sanzionatori).

Di base tutte le fazioni politiche vogliono istituire dei fondi a sostegno delle università e centri di ricerca per il trasferimento tecnologico nell’AI, ma ci sono pareri discordanti sulle Agenzie pubbliche che ne gestiranno le finanze.

Per tutti i politici l’AI deve essere uno strumento sotto il controllo nazionale, includendo anche i data center su cui i sistemi si basano.

I cambiamenti essenziali del ddl prevedono di riuscire a entrare anche nella modalità di applicazione delle tecnologie dell’AI, ad esempio nel settore ferroviario,nelle perdite idriche, nella qualità dell’aria e nei consumi energetici queste le proposte del Movimento 5 Stelle.

In contrapposizione il Pd vorrebbe che l’inserimento di sistemi che utilizzano l’ AI sul luogo di lavoro sia successivo a dei dibattiti con i sindacati.

Infine i provvedimenti si incentreranno molto anche sulla tematica del copyright che si basano sulla richiesta dell’autorizzazione dei titolari all’uso dei contenuti per “plasmare” i modelli di intelligenza artificiale e vietarne, soprattutto riguardando anche dati con “riproduzione riservata” o “tutti i diritti riservati”.

Norma Presta

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