Fonte: Supertennis
Tiriamo le somme del suo 2024: 70 vittorie, 6 sconfitte. 8 titoli vinti. Su tutti il più importante riconoscimento sono gli Australian Open e gli US Open, oltre alle Finals, primo successo ottenuto in Italia. Quasi quattro mila punti di vantaggio su Zverev, secondo, Alcaraz lontanissimo. Un anno micidiale, paragonabile al fenomeno Maradona per il calcio. Soprattutto ciò che emerge è una rimonta del tennis che scala le classifiche mondiali come mai accaduto finora. Ricordiamo un esordio da professionista all’età di 14 anni, quindi decisamente precoce seguito da una carriera splendente che scoppia nel 2019.
In quell’anno riesce ad ottenere una wild card per gli Internazionali d’Italia e porta a segno la sua prima vittoria in un Masters 1000, su Steve Johnson.
L’inizio di un anno stellare che lo ha portato a conquistarsi un posto nel tabellone principale degli US Open, affrontando il suo primo Slam.
Per finire in bellezza l’anno, Sinner trionfa alle Next Gen ATP Finals, torneo estremamente importante che mette insieme i migliori talenti del tennis a livello mondiale.
Il 2020 gli offre già una panoramica vincente: il 18enne Sinner è già un giocatore da top 100 nel ranking ATP.
Successivamente arriva il suo primo titolo ATP : parte da Sofia (250), in finale contro Vasek Pospisil.
Nel 2021, Sinner continua inarrestabile a collezionare record: l’altoatesino si porta a casa tre titoli ATP (Washington, Sofia e Anversa), spingendosi fino agli ottavi di finale agli US Open.
Fino a giungere al 2024 a vincere gli ATP di Torino contro Fritz 6-4,6-4 come una vera macchina da guerra.
Tutto questo clamore e enorme successo del tennis italiano ci pone davanti una riflessione però, i tempi cambiano ma i risultati sportivi chi li cambia?
Norma Presta