CronacaPolitica

“Mentre Roma potrebbe bruciare per colpa dei suo rifiuti “Gualtieri finisce sul New York Times

"Mentre Roma potrebbe bruciare per colpa dei suo rifiuti "Gualtieri finisce sul New York Times

Il sindaco di Roma Gualtieri vuole il termovalorizzatore, convinto che qualche cosa cambierà. Il quotiano statunitense New York Times dedica un articolo all’immondizia della capitale, dall’Ama rispondono “Siamo sicuri che la situazione cambierà”

“Da anni ormai” Cinghiali, gabbiani violenti e ratti si riuniscono per banchettare con i detriti della capitale”. “E proprio quando sembrava che la puzza dei rifiuti di Roma non potesse peggiorare, una disputa sulla costruzione di un nuovo inceneritore per la città è emersa come motivo di un ammutinamento politico che ha fatto cadere il governo Draghi a luglio”. Poche righe a riassumere l’effetto domino catastrofico.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri finisce sul New York Times che pubblica online foto di e dei suoi cassonetti carbonizzati si pensa alla chimera del progetto sul termovalorizzatore se e quando arriverà.

Anche se i romani tendono ad avere “comportamenti non corretti” quando si tratta di buttare la spazzatura. Roma è costretta a spedire i suoi rifiuti a costi elevati in impianti fuori città, un salasso per casse del Comune di Roma.

Come un veterano della politica di sinistra, cosi lo descrive il New York Times il Sindaco della Capitale continua a promettere grandi novità ma fino ad oggi però nulla decolla e solo promesse dell’ impianto di termovalorizzazione dei rifiuti per Roma da circa 600 milioni di euro, ancora non vi è traccia di progetto concreto.

Il primo cittadino “in qualità di ex ministro dell’Economia, ha contribuito personalmente a ottenere miliardi di euro di fondi dell’Unione Europea per l’Italia, con una fetta significativa per Roma. Roma e New York nonostante tutto svettano nella classifica delle città più sporche del mondo, un gemellaggio tossico. E se anche il Nyt dipinge il sindaco che osa sognare, lo fa su uno sfondo di rifiuti in fiamme, autobus che si auto-incendiano, buche “profonde come pozzi d’acqua, una “giungla dove mancano solo i boa costrittori” e una miriade di “altre indecenze”. Come Malagrotta. Il sindaco, dice e non dice, che “c’è una cospirazione per fermare me” e il progetto.

Il problema quindi si direbbe che non sia il denaro visto che anche investitori privati si stanno impegnando alla concretizzazione della nuova costruzione ma proprio la lentezza nelle decisioni, che contribuiscono a rendere la Capitale d’Italia immersa dai rifiuti in fiamme, autobus che si auto-incendiano, buche “profonde come pozzi d’acqua, una “giungla dove specie di animali di vario tipo proliferano”

L’Ama sono anni che attende una riforma concreta e risolutiva, che per adesso rimane ancora tra i sogni di tutti i cittadini e nel frattempo le amministrazioni sono costrette a spedire i loro rifiuti a costi elevati in impianti fuori città, meccanismi che fanno arretrare di molto la sostenibilità sull’ambiente con un impatto decisamente inquinante.

 

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