
Il giovanissimo Trentini era il capomissione di un Ong ed era in Venezuela per portare aiuti umanitari ai disabili dell’area, ma fu sequestrato dal controspionaggio militare di Nicolàs Maduro ed ora si trova segregato in un carcere a Caracas. Non si hanno sue notizie da mesi e la madre aveva lanciato un appello all’inizio di marzo : «Voglio incontrare il governo» chiedendo di attenzionare meglio il caso per riportare il figlio a casa.
Anche la legale della famiglia Trentini mostra la sua preoccupazione nei confronti del giovane che da 100 giorni ha perso ogni forma di comunicazione con l’esterno ed è rinchiuso a Caracas, fortunatamente dalle indagini degli inquirenti risulterebbe in buono stato di salute.
Secondo quanto emerso da fonti ufficiali la Premier Meloni avrebbe assicurato nella telefonata alla mamma Armanda che il governo si starebbe muovendo per riportare il giovane Alberto a casa nel minor tempo possibile.
Trentini si troverebbe attualmente in stato di isolamento e sarebbe stato accusato di terrorismo, motivo dell’incarcerazione: una situazione analoga a diversi altri casi di questa tipologia che coinvolgono altri otto detenuti italo-venezuelani, tra cui ex deputati e dirigenti politici.
Le indagini procedono velocemente nella speranza di trovare un filo conduttore che possa aiutare la scarcerazione di più detenuti possibili.