
Vannacci è salito sul palco annunciando la sua adesione e tesseramento alla Lega, candidandosi come uno dei bracci destri di Matteo Salvini, rinunciando al suo ruolo da europarlamentare indipendente.
Il pensiero dell’ex europarlamentare risulta alquanto evidente : «La Lega è l’unico partito sovranista d’Europa in grado di incidere. Ma deve essere sovranista in Europa per essere autonomista in Italia». Tradotto : «La Lega vota convintamente contro von der Leyen e vota contro questa Commissione le cui politiche scellerate, e non i dazi di Trump, sono all’origine della crisi in cui ci troviamo».
Lo spirito comune dell’ultimo congresso ha un messaggio chiaro e conciso: L’Europa cerca di mettere i bastoni tra le ruote a Washington, la Lega invece condanna Bruxelles.
Tornando a Vannacci, sono numerose le voci che si stanno sentendo in merito al suo ruolo futuro e dove andrà ad operare, ma l’ipotesi più autenticata potrebbe essere che la sua poltrona si trovi in Toscana accanto al lombardo Andrea Crippa, del veneto Alberto Stefani e del laziale Claudio Durigon.
Quello che è certo è che sicuramente da questo nuovo acquisto Salvini ha acquisito punti grazie ai risultati brillanti di Vannacci alle europee raggiungendo più di cinquecentomila preferenze e tanti consensi.
Dall’altro canto non mancano i nemici che lo ritengono troppo estremista di destra, che per questa ragione con i suoi ideali potrebbe danneggiare il partito con il favoreggiamento della classe media.