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PD IN DECLINO: ” IL PARTITO NON REGGE” , QUESTE LE PAROLE DI SCHLEIN DOPO IL REARM EUROPE A STRASBURGO

A seguito della spaccatura netta avvenuta a Strasburgo, la segretaria si mostra agguerrita per le prossime mosse contro i rivali riformisti. Il prossimo round sarà disputato questo mercoledì a Montecitorio

La parentesi Rearm di Strasburgo ha provocato dei danni non indifferenti al Pd, che si trova in una situazione di disorientamento totale, agli sgoccioli di una rottura totale. Elly Schlein in risposta sta attendendo “un chiarimento”, la cui modalità lascia ancora a desiderare. Questa spaccatura è avvenuta a seguito del voto di Bruxelles, che rende la strada ancora più tortuosa per la segretaria del Pd, il tutto ufficializzato sul Libro bianco sul futuro della difesa europea che racchiudeva il piano ReArm di Ursula von der Leyen.

I voti a favore da parte del Partito democratico sono stati 10 in totale:Bonaccini, De Caro, Gualmini, Gori, Lupo, Maran, Moretti, Picierno, Topo, Tinagli. 11 il numero degli astenuti che erano appartenenti alla delegazione Dem: Annunziata, Benifei, Corrado, Laureti, Nardella, Ricci, Ruotolo, Strada, Tarquinio, Zan, Zingaretti. Una spaccatura che rende noto l’approccio diversificato nei confronti del Nazareno: da un lato la minoranza riformista, dall’altra la maggioranza interna del Pd.

Elly Schlein, rimane chiusa con fermezza al no per il piano Von der Leyen: «All’Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd», mette in evidenza la segretaria trovando che nella risoluzione sulla difesa comune emergano «molti punti che condividiamo, ma la risoluzione dava anche appoggio al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen cui abbiamo avanzato e confermiamo molte critiche proprio perché agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla. Quel piano va cambiato, su questi temi il partito non regge”.

Mercoledì si terrà un incontro decisivo a Montecitorio per votare sulle comunicazione di Giorgia Meloni sul Consiglio Europeo dei giorni a seguire, ciò significa che dovrà essere presentata una risoluzione efficace che possa essere accettata da tutti i membri, frammentati tra riformisti e maggioranza Schlein: per Schlein presenzierà Peppe Provenzano, per i riformisti Alfieri. Schlein ha dichiarato: “La linea è e resta quella”.

Si preannuncia un incontro molto agguerrito.

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