“Tilt” il nuovo singolo di Cinzia Conso
Un viaggio emotivo tra ricordi, contrasti interiori e sonorità moderne
Con l’uscita del suo nuovo singolo Tilt, scritto e composto da Giorgio Sprovieri, Cinzia Conso ci accompagna in un’avventura musicale che esplora i contrasti delle emozioni umane. Un incontro casuale con una persona del passato, un ex che ha lasciato un segno profondo, diventa il fulcro di una narrazione intima e viscerale, dove ogni gesto riaccende ricordi e conflitti interiori.
In questa intervista, l’artista ci svela l’anima di Tilt e ci racconta il suo processo creativo, le sfide emotive affrontate e i progetti futuri. Un’occasione per scoprire una cantante che, con autenticità e profondità, ci invita a riflettere sulle relazioni e sulle dinamiche emotive che ci legano.
Cinzia, “Tilt” è un viaggio emotivo e intenso. Qual è stata l’ispirazione principale dietro questo brano?
TILT è una storia che accomuna moltissime persone che hanno avuto una storia importante…rivedendo per caso il proprio/a ex si scatenano emozioni… tensioni e ricordi che fanno andare letteralmente in Tilt.
La tua voce è stata definita potente e determinata, ma anche delicata. Come hai lavorato sull’interpretazione vocale per “Tilt”?
C’è stato molto lavoro a livello emotivo e vocale. Cercando di far uscire le emozioni che desideravo trasmettere.
Il videoclip di “Tilt”, diretto da Salvatore Longobucco, ha una forte componente simbolica. Come si è sviluppata l’idea delle maschere e dei colori predominanti?
Questa meravigliosa idea è partita proprio da lui che tra l’altro è mio marito ☺️
Ha subito avuto questa visione particolare e tensiva del brano, me ne sono innamorata.
I colori rappresentano l’ansia…le maschere invece rappresentano il viso dell’ex che viene visto ovunque…
Hai parlato di un dualismo emotivo nel brano. Come questo si riflette nelle sonorità?
Il dualismo emotivo è il cuore del brano, e l’ho voluto rappresentare sia nei testi che nelle sonorità. Ho scelto una produzione che alterna momenti più delicati e intimi, con strumenti acustici o melodie dolci, a esplosioni più intense e ritmate, che riflettono l’energia e la tensione emotiva. Questo contrasto crea un viaggio musicale che rispecchia le emozioni contrapposte che ho voluto raccontare.
“Tilt” affronta anche il tema delle relazioni tossiche. Quanto è stato importante per te esplorare questo argomento?
Esplorare il tema delle relazioni tossiche in Tilt è stato fondamentale. Volevo raccontare una realtà che purtroppo molte persone vivono, e farlo in modo onesto e diretto. Per me è stato un processo catartico, ma soprattutto un modo per dare voce a chi si sente intrappolato in dinamiche negative. Spero che la canzone possa aiutare chi l’ascolta a riflettere, riconoscere certe situazioni e, magari, trovare il coraggio di uscirne.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Possiamo aspettarci altri brani con una profondità simile a “Tilt”?
I miei prossimi progetti continuano su questa linea di introspezione e autenticità. Tilt è stato solo l’inizio di un percorso in cui voglio esplorare tematiche che sento vicine e che possano toccare il cuore delle persone. Sto lavorando su nuovi brani che affronteranno altre sfaccettature delle emozioni umane, sempre con la stessa profondità e sincerità. Non vedo l’ora di condividerli con voi!