ALESSANDRO GUIDONIAttualitàEsteriNews

CASO TIK TOK, CASA BIANCA DICHIARA RIAMMISSIONE DEL SOCIAL PER GLI AMERICANI

Dopo giorni di tensione e indecisione in merito alla vendita del social cinese TikTok, la Casa Bianca si posiziona chiedendo la riammissione del social per il popolo americano, impegnandosi ad avere una proprietà che garantisca la sicurezza nazionale

L’amministrazione Biden uscente ha dichiarato la volontà di riammettere il social Tik Tok negli Stati Uniti, ora spetta all’amministrazione Trump confermare la decisione anche per vie ufficiali.

Durante la giornata dell’Inauguration Day Trump ha preannunciato che parlerà di un “decreto esecutivo” per sospendere il divieto di Tik Tok, che nella giornata di ieri era stato sospeso, ma da oggi riattivato per tutti i fruitori americani.

“La società madre di TikTok, con sede a Pechino, ByteDance ha già avuto 270 giorni per disinvestire e finora ha rifiutato. Non abbiamo alcuna fiducia in ByteDance. La legge è molto precisa e l’unico modo per rinviarne l’applicazione è se c’è un accordo effettivo in corso”, queste le dichiarazioni rilasciate dallo speaker della Camera Mike Johnson, intervistato dalla Nbc.

Secondo fonti ufficiali, però, questo ultimo passaggio avrebbe richiesto l’approvazione da parte del governo cinese.

La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, si è espressa sulla questione tenendo un punto fermo su ” un approccio razionale” rispetto alla messa al bando di Tik Tok: . “Ci auguriamo che la parte statunitense ascolti seriamente le voci razionali e fornisca un ambiente imprenditoriale aperto, equo, giusto e non discriminatorio per le entità di mercato di tutti i paesi che operano negli Stati Uniti”.

Di conseguenza, dopo il blocco del social negli Stati Uniti è scattato l’intervento di Trump che in primis ha lanciato la sua campagna di riacquisizione “Mi piacerebbe che gli Stati Uniti avessero una quota del 50%” queste le parole di Trump sul suo social Truth. Parole incisive, che hanno portato alla riapertura la sera stessa del 19 gennaio.

Nonostante ciò, la Corte Suprema aveva portato avanti con fermezza la legge che proibiva l’utilizzo di Tik Tok negli Stati Uniti, arrivando alla conclusione finale che il Congresso ha preso una decisione costituzionale quando è giunta a richiedere alla casa madre di Tik Tok, ByteDance, di vendere TikTok massimo entro quella data come scadenza o proprie l’app negli Usa.

Contemporaneamente, in Cina, è cresciuto proprio in questi giorni di diatriba social un’altra piattaforma che si chiama Xiaohongshu (REDNote), che ha suscitato un grande interesse, soprattutto per “i rifugiati da Tik Tok” negli Stati Uniti.

Nella giornata tra il 18-19 gennaio, infatti, è stata l’app più scaricata negli Stati Uniti per via del momentaneo stop di Tik Tok.

Un app molto interessante perché a quanto pare mostrerebbe l’humour cinese , ma anche molto controversa per le sue linee guida stringenti e severe.

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