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CASO BERNABÈ , RECA UN DANNO D’IMMAGINE ALLA LAZIO CON LA SUA OPERAZIONE PRIVATA E NON VUOLE LASCIARE FORMELLO

Le dichiarazioni di Lotito parlano chiaro "È la Lazio, non Cicciolina", nonostante le scuse di Bernabè per la crisi scatenata.

Un caso che invece di attenuarsi diventa sempre più eclatante: parliamo del caso dell’ex falconiere della Lazio, Juan Bernabè, che ha causato un danno d’immagine non indifferente alla squadra che rappresentava.

Si tratta nello specifico, dell’atto di postare una fotografia del post operazione di protesi peniena. Una scelta ingiustificabile secondo quanto affermato da Lotito nel suo intervento radiofonico che non accoglie le scuse che l’ex falconiere ha effettuato pubblicamente nei confronti di tutta la tifoseria bianco-celeste.

Queste le sue ultime dichiarazioni, come dimostrazione di pentimento: “Voglio chiedere scusa, sono davvero pentito e addolorato nei confronti del popolo italiano. Soprattutto, per i genitori dei minorenni. Chiedo scusa alla tifoseria della Lazio, alla società, al presidente della Lazio e alla dottoressa Cristina Mezzaroma, sua moglie. Chiedo scusa al presidente perché rappresenta la Lazio, ma non alla sua persona: spero che quando parlerà con me possa tenere in considerazione che ai bambini Olympia piace tanto, perché Olympia è il simbolo della Lazio. Ho due figli da crescere e quello che stanno dicendo su di me è fuori contesto”.

Lotito cerca di rimettere in riga il falconiere e rimarcare la gravità del gesto compiuto con la sua intervista rilasciata dalla Zanzara: “C’è un provvedimento preso dal collegio del codice etico che obbliga a intervenire immediatamente. Il falconiere non doveva fare queste cose anche perché è uno che va nelle scuole dove ci sono bambini di 9-10 anni. Se fai il falconiere e porti l’aquila, non vai a dire in giro che devi eiaculare due volte al giorno. Altrimenti non fai il rappresentante della Lazio ma del casino”: così Lotito a La Zanzara.
“Questo ha fatto un danno, la Lazio è una società quotata in Borsa e io sono un socio di maggioranza – dice ancora Lotito -, ma ci sono una serie di organismi preposti al controllo. Se facessi una violazione delle norme sportive non ci sarebbe perdono”. Poi il presidente della Lazio attacca il medico Gabriele Antonini che ha impiantato la protesi a Bernabé: “È responsabile, secondo me gli ha fatto pure l’operazione gratis per farsi pubblicità. Io risarcire lui? Semmai il contrario. Mi dicono che sono arrivate una marea di richieste di fare quella stessa operazione, questa è la Lazio mica stiamo a parlà de Cicciolina! Sono 20 anni che cerco di sdoganare una serie di situazioni di carattere politico, calcio didascalico e moralizzatore”.

In tutto questo, ora che l’operazione è andata a buon fine e risulta terminata, Bernabè non vuole muoversi da Formello, rimane chiuso nella sua stanza.

Per il momento non ci sono nuovi aggiornamenti, ma ciò che resta evidente è che il danno d’immagine alla squadra bianco-celeste sia stato enorme e le intenzioni di Lotito molto decise sul da farsi.

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