È ufficiale, ieri si è celebrato il momento più alto del cattolicesimo: l’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco che si è presentato con delle vesti speciali ornate d’oro e disegni geometrici per rendere ancora più maestosa l’occasione, per di più in sedia a rotelle.
È rimasto fermo, inerme davanti alla Porta pregando e come di consueto ha bussato per dare inizio alle danze: l’avvio del Giubileo è stato ufficializzato da un rintocco di campane e l’ingresso di Papa Francesco, che ha percorso la strada superando alla sua destra la Pietà di Michelangelo e giungendo infine all’Altare della Cattedra, con dei cardinali al suo cospetto.
A seguire l’enunciato del Papa riguardo agli impegni da mantenere durante l’Anno Santo, recitato nella sua omelia della messa di Natale:”Il Giubileo ci chiama al rinnovamento spirituale e ci impegna nella trasformazione del mondo, perché questo diventi davvero un tempo giubilare: lo diventi per la nostra madre Terra, deturpata dalla logica del profitto; lo diventi per i Paesi più poveri, gravati da debiti ingiusti; lo diventi per tutti coloro che sono prigionieri di vecchie e nuove schiavitù”.
“A noi, tutti, il dono e l’impegno di portare speranza là dove è stata perduta: portarla dove la vita è ferita, nelle attese tradite, nei sogni infranti, nei fallimenti che frantumano il cuore; nella stanchezza di chi non ce la fa più, nella solitudine amara di chi si sente sconfitto, nella sofferenza che scava l’anima; nei giorni lunghi e vuoti dei carcerati, nelle stanze strette e fredde dei poveri, nei luoghi profanati dalla guerra e dalla violenza” – ha proseguito così il pontefice, concludendo: “il Giubileo si apre perché a tutti sia donata la speranza del Vangelo, la speranza dell’amore, la speranza del perdono”.
Infine, il 26 dicembre Papa Francesco è atteso con grande clamore al carcere di Rebibbia Nuovo Complesso per l’apertura della seconda Porta Santa all’interno del carcere.Egli svolgerà un rituale di apertura della cosiddetta “Porta della Speranza”, accolto da un detenuto scelto per l’occasione e accompagnato da un membro della polizia penitenziaria.
Norma Presta