Il Natale è una delle celebrazioni più antiche del mondo, che come tutte le festività nasconde i suoi misteri e le sue tradizioni culturali che variano chiaramente anche in base alla provenienza.
Ci sono tradizioni delle quali abbiamo perduto ogni riferimento e altre che invece possiamo scoprire passo dopo passo, entrando nel vivo del clima delle feste con uno spirito natalizio molto più acceso.
Partiamo da una delle tradizioni più celebri e storiche, ovvero l’allestimento del Presepe, una delle usanze più documentate nella storia. Il sostantivo Presepe deriva da “praesepium” che significa “mangiatoia” e indica però la culla in cui, secondo quanto enunciato dal Vangelo, dove è stato concepito Gesù Bambino appena nato.Le prime rappresentazioni del Presepe risalgono al Quattrocento, momento storico nel quale si sono sviluppate varie interpretazioni della nascita di Gesù, utilizzando vari stili.
Per quanto concerne la stella cometa e la sua scintillante coda luminosa, la motivazione è artistica: apparve così stilizzata in una raffigurazione del pittore Giotto nel 1299: da quel momento in poi la coda ha rappresentato un tratto distintivo significativo ed è rimasta tale.
Proseguiamo con l’elfo sulla mensola (Elf on the shelf) che è un membro importante del periodo natalizio che si è diffuso in Italia di recente, ma costituisce una tradizione millenaria negli Stati Uniti dove compare nelle case delle famiglie americane subito dopo il Ringraziamento (in Europa ai primi di dicembre) e da quel momento in poi funge da assistente di Babbo Natale, monitorando il comportamento dei bambini. Per permettere che il nostro amico svolga il suo ruolo indisturbato e riferisca il tutto per tempo al Polo Nord al suo superiore bisogna raccomandarsi con i bimbi di non toccare o spostare per nessuna ragione l’elfo dalla sua mensola, così da non impedire la consegna dei regali.
Per chiudere il nostro panorama di tradizioni, andiamo a delle usanze estremamente particolari :una in Svezia e una in Giappone. Partendo dalla Svezia, nel pomeriggio della Vigilia di Natale il 50 % della popolazione ha l’abitudine di dilettarsi guardando in tv il programma natalizio dedicato a Paperino e presentato dal Grillo Parlante e dalla fatina Campanellino insieme a Pluto e a Topolino. Una tradizioni molto antica, che ha avuto inizio nel 1960 e da quel momento non è mai stata abbandonata, anzi sembra si sia rafforzata radicandosi nelle case svedesi.
In Giappone, invece, un’abitudine tutt’altro che salutare, che si è diffusa attraverso il marketing di una pubblicità, che prevede che il giorno di Natale, ci si debba ingozzare di pollo fritto di Kentucky Fried Chicken, la rinomata catena di fast food.Specifichiamo anche che per i giapponesi il 25 dicembre non si celebra il Natale.
La consuetudine è nata a seguito di una efficace campagna pubblicitaria risalente agli anni 70, in cui addirittura era previsto un servizio di consegna a domicilio da riservare anche mesi prima per avere l’esclusiva.Una scoperta che sicuramente lascia a bocca aperta conoscendo il Giappone come paese della longevità, dell’equilibrio e dell’alimentazione bilanciata.
Norma Presta