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Un Presepe Vivente, iniziativa curata da Argillteatri con il contributo del XV Municipio che invita a riscoprire il piacere del gioco autentico, semplice e creativo

Un laboratorio che prenderà vita sabato 21 e domenica 22 dicembre a Cesano di Roma

Un Presepe Vivente, iniziativa curata da Argillteatri con il contributo del XV Municipio che invita a riscoprire il piacere del gioco autentico, semplice e creativo.
 Un laboratorio che prenderà vita sabato 21 e domenica 22 dicembre a Cesano di Roma, che nasce con l’intento di  far rivivere i giochi e i giocattoli di una volta, quelli dei nostri nonni, in cui l’immaginazione e la fantasia erano i veri protagonisti. In allegato comunicato stampa, locandina e una foto della scorsa edizione.

CESANO DI ROMA – XV MUNICIPIO

UN PRESEPE VIVENTE

Animazioni itineranti per una festa di pace e condivisione

21 dicembre 2024

Piazza Francesco Caraffa

Ore 15.30 – Crea la tua Stella Cometa.

Laboratorio di costruzione giocattoli in legno per ragazzi

22 dicembre 2024

Ore 15.30 Un Presepe Vivente

Spettacolo itinerante lungo Borgo di Sopra fino a Piazza Caraffa

Ingresso libero

Crea la tua stella cometa. Il Natale è il tempo dei giochi. Un laboratorio di scoperta e ri-scoperta dei giochi e dei giocattoli di una volta, quelli dei nostri nonni, semplici, senza strutture, dove l’invenzione, l’avventura, la fantasia occupano un vasto spazio e dove saranno i ragazzi stessi, di tutte le età, a creare la loro Stella Cometa (o uno dei Re Magi, o la Scopa della Befana) che poi porteranno a casa, consapevoli di aver creato con le proprie mani un giocattolo e non solo di esserne proprietario o utente…

Il laboratorio è condotto da Brunella Petrini, Attrice, musicista, educatrice giocattolaia, ebanista figlia d’arte.

Un Presepe Vivente. Questo Presepe Vivente itinerante rievoca il viaggio dei Re Magi da subito dopo l’Annunciazione fino al levarsi nel cielo d’oriente della stella cometa, coniugandolo con il teatro, la musica, l’arte di strada, senza mai perdere di vista la struttura della sacra rappresentazione, così come ce la tramandano le testimonianze medievali e le narrazioni degli “eventi prodigiosi”.

Il tema della Natività, così come è vissuto nella memoria popolare è al centro della drammaturgia. Al suono di canti e musiche popolari l’iconografia classica si trasfigura in un teatro popolare che, con danzatori, musici e personaggi fantastici, pronti a suscitare ricordi ed emozioni, sa condurre il pubblico nel viaggio fatto di immagini e atmosfere evocatrici di un Natale che appartiene alla storia di tutti.

Lo spettacolo si articola in un percorso di parata viaggio (al quale sono chiamati a partecipare anche gli abitanti del luogo) con tappe classiche e significative nelle quali vengono raccontate le fasi salienti del racconto della nascita di Gesù: l’annunciazione, la piazza del mercato, dove fra giochi e imbonitori tutto il mondo si mostra; il sogno dei pastori, dove vengono raccontate storie che nessun Vangelo ha mai detto. Storie attuali di migrazione e carcere, di odio e di guerra, di disattenzione e consumo. Storie che sanno di mostri e di fuoco. Ma alla fine, “non temete…” arriva la buona novella e si va tutti all’ingresso della grotta dove splende il nuovo sole invitto.

Ci siamo domandati – dice il direttore artistico Ivan Vincenzo Cozzi – in che situazione nascerebbe oggi Gesù Bambino. Cosa è rimasto delle antiche città destinate a narrare il sacro?  Dove troverebbe riparo Maria, vagando fra le macerie delle città che oggi vediamo distrutte nella sua terra? Per questo abbiamo proposto una natività attuale, immaginandola fra i resti di ciò che è andato distrutto e le immagini di una storia che si ripete”.

Nell’ideazione di questo spettacolo, agli spettatori, che partecipano attivamente, soprattutto all’ingresso della grotta, chiediamo di fermarsi per un momento di riflessione sulla guerra, sulla distruzione e ancora sulla pace, sulla nonviolenza e sull’accoglienza, per poi dare spazio alla speranza e alla gioia.

La musica che accompagna l’ingresso alla grotta rappresenta un po’ lo spirito di questa sensibilità nei confronti dell’“altro”: è un testo sacro greco bizantino messo in musica su una scala orientale con l’utilizzo di strumenti occidentali dal compositore Tito Rinesi.

La contemporaneità della storia, che ricorda le migrazioni, ma anche i riti e le simbologie della rinascita, fa di questo spettacolo un grande momento di emozione e condivisione.

Sarà con noi, al momento dell’apertura della grotta, il Parroco di Cesano per raccontare della speranza portata dalla nascita di Gesù.

Interpreti: Silvia Bilotti, Maria Borgese, Ivan Cozzi, Silvia Cozzi, Sara Ferrigno, Stefano Iatosti, Nino Mallia, Silvia Mazzotta, Andrea Memoli, Daniele Mutino, Brunella Petrini, Valentina Picchi, Elena Stabile.

Scenografie: Cristiano Cascelli – Costumi: Marco Berrettoni Carrara

Resurrexi – musica originale di Tito Rinesi

Regia: Ivan Vincenzo Cozzi

 

Il progetto è realizzato con il contributo del Municipio Roma XV

Info: argillateatri@gmail.com – Tel.: 3384670935 (anche whatsapp) – Facebook e Instagram /argillateatri/

Andrea Cavazzini
Giornalista e Ufficio Stampa
cell. 329.41.31.346
press@quartapareteroma.it

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