Giuseppe Conte si mostra molto deciso nel suo eloquio: “se vai in tribunale perdi e paghi. Io faccio il politico e non l’avvocato, puntualizza, e di questo profilo se ne occuperà un team di avvocati”.
Una posizione estremamente chiara, contraria alle nuove insinuazioni di Grillo che sta tentando in ogni modalità in suo cospetto di appellarsi all’intervento dei giudici.
“Dopo ben due voti ripetuti, e l’ultimo con la partecipazione di oltre l’80 per cento degli iscritti, non della maggioranza assoluta, non c’è di che contendere” queste le dichiarazioni di chi questa vicenda l’ha seguita e portata avanti da vicino.
Inoltre il leader del Movimento 5 Stelle afferma: “È evidente, consolidato e senza possibilità di interpretazioni, come dopo le competizioni elettorali a tutti i livelli, che il simbolo sia del Movimento 5 stelle, che in questi anni si è spezzato la schiena per cambiare il Paese”.
Come è stato indetto su varie testate giornalistiche, sta nascendo una “nuova era” per il Movimento 5 Stelle e per Conte stesso, che viene definito come “stop alle espulsioni via post scriptum di prima generazione”.
Inoltre, Conte si impegna a prendere di nuovo in mano la sua carriera da avvocato, rilasciando queste dichiarazioni in merito: “Chi si azzarderà a intralciare l’azione politica del Movimento troverà una barriera solida, anche legale e pagherà anche il risarcimento dei danni”.
Infine, si mostra contrariato rispetto alle insinuazioni legate alla costruzione di un partito omologato agli altri, mettendo in risalto che sarebbero le condizioni a muovere le redini e a rendere la lotta politica equa con tutti gli altri partiti.
Norma Presta