CronacaEsteri

SUORE LICENZIATE IN TRONCO DAL CONVENTO, ESPULSE DAL VATICANO

Un gruppo di suore Carmelitane sarebbero state licenziate negli Stati Uniti ed espulse dal Vaticano con l'accusa di “insubordinazione e disobbedienza nei confronti dell’autorità ecclesiastica”.

La questione ha suscitato l’interesse dei media internazionali poiché rappresenta una realtà molto attuale nel mondo ecclesiastico, un vero e proprio conflitto tra antico e moderno.

Da una parte abbiamo le suore che sostengono che la messa debba essere in latino così come vuole la tradizione, dall’altro lato il vescovo locale ha contestato molteplici volte la loro scelta. Questo succede perché il Vaticano ha varato regolamenti molto stringenti per limitare l’influenza della cultura tradizionalista nelle diocesi di tutto il mondo: questo comporta la limitazione dell’uso del rito in latino.

Questa forma di modernizzazione nutre di una cattiva reputazione nel mondo ecclesiastico ed ha portato a numerose punizioni e ribellioni di monasteri in tutta Europa tra cui ricordiamo, Francia, Spagna, Italia dove ci sarebbero stati scontri con il vescovo locale.

Nonostante ciò, la situazione in Texas è più complicata, poiché l’ammonizione delle suore le ha guidate a riconoscere l’autorità della Società di San Pio X e a tentare di trasformare il monastero in una entità giuridica civile per avere il pieno controllo sui beni, vietato dal diritto canonico, che sancisce che i beni degli ordini religiosi appartengano alla Chiesa.

Le suore sono state perquisite per questa ribellione e in seguito ammonite, ma non hanno alcuna ragione di arrendersi, lotteranno per essere ascoltate.

Attualmente le suore hanno citato in giudizio il Vescovo, accusandolo di voler accedere alle liste dei donatori e alle proprietà del monastero per fini personali.

Si attendono aggiornamenti in merito agli sviluppi dell’inchiesta che è finita in tribunale.

Norma Presta

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