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L’ISTAT CONFERMA UN CALO VERTIGINOSO DELLE NASCITE E DELLA FECONDITÀ

In grande calo le nascite : all’anno si registra una perdita di 13mila nuovi nati ed il numero medio di figli per donna scende a quota 1,20.

Nel 2023 si è giunti a 379.890, ovvero 13 mila in meno (-3,4%) rispetto al 2022. Questo significa che per circa 1.000 residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini.

Un trend che sta aumentando anche nel 2024: i dati registrati nel periodo compreso tra gennaio e luglio dimostrano che le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.

Da che fenomeno è dovuto il calo delle nascite? Il calo delle nascite è strettamente collegato alla scarsa tendenza delle donne di avere figli (si contano 1,2 figli per donna nel 2023), a causa di cambiamenti generazionali e vincoli lavorativi che impediscono loro di poterli concepire.

Inoltre, si registra anche un calo generalizzato della fecondità femminile (le donne predisposte all’ età feconda provengono dall’epoca del cosiddetto baby-bust, ovvero sono nate nel corso del ventennio 1976-1995 durante il quale la fecondità scese da oltre 2 al minimo storico di 1,19 figli per donna).

La diminuzione dei nati è strettamente collegata anche al calo delle nascite da coppie di genitori entrambi di nazionalità italiana, che costituiscono oltre i tre quarti delle nascite totali.

I nati da genitori italiani, pari a 298.948 nel 2023, sono circa 12mila in meno rispetto al 2022 (-3,9%), mentre i nati da coppie in cui almeno uno dei genitori è straniero sono 80.942, in calo dell’1,5% sul 2022.

I periodi storici più favorevoli per le nuove nascite sono stati quelli compresi tra il 1995 e il primo decennio degli anni Duemila: in quegli anni si registra un aumentodel numero medio di figli per donna, fino ad arrivare a un massimo di 1,44 figli per donna nel 2008, tutto questo è stato reso possibile grazie al recupero delle nascite che erano state rimandate da donne italiane.

Norma Presta

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