ACCORDO ITALIA ALBANIA MIGRANTI: 4 MIGRANTI SU 16 TORNANO INDIETRO POICHÈ MINORENNI O MALATI
I migranti saranno sottoposti a uno screening sanitario e alle procedure di identificazione, ma alcuni tornano indietro
La Nave della Marina ha attraccato in Albania con a bordo 10 migranti bengalesi e sei egiziani,al porto di Shengjin.
La nave Libra della Marina Militare è attraccata nello scalo portuale albanese che presenta i primi migranti accolti nelle strutture italiane costruite nel Paese.
A quanto pare i 16 migranti avrebbero attraversato a piedi le decine di metri che separano la banchina dall’ingresso dell’hotspot allestito all’interno del porto, dove poi devono fermarsi per degli screening sanitari e per le procedure di identificazione per essere poi trasferiti, sempre nell’arco della giornata all’interno del campo di accoglienza di Gjader, a poche decine di chilometri dal porto.
Sono i primissimi a sperimentare questa nuova struttura di accoglienza a Gjader, riuscita nella maggior parte dei casi: solo 4 migranti sono stati costretti al rimpatrio, 2 erano minorenni e 2 avevano problemi di salute.
Purtroppo però, per poter auspicare che l’accordo Italia Albania quadri bisognerà attendere la conclusione delle procedure accelerate di frontiera, le quali devono prima passare il vaglio dei magistrati.
Queste le dichiarazioni in merito: “Attualmente non è legalmente possibile per l’Ue avere questa opzione” di rimpatrio dei migranti nei Paesi terzi, “per rendere possibile un simile modello la legge Ue deve regolamentare il rimpatrio forzato in un Paese terzo, che non sia il Paese di origine” ed è “qualcosa che stiamo esaminando”. E’ quanto affermato da una portavoce della Commissione Ue rispondendo a una domanda sul modello Italia-Albania. “Come parte di una politica d’asilo e migrazione funzionante, coloro che non hanno il diritto legale di restare, devono essere rimpatriati”, ha spiegato, richiamando la necessità di “accelerare il rafforzamento del lavoro sui rimpatri”.
Anche la presidente Ursula Von der Leyen si è empressa in merito, aggiungendo dei punti importanti: Con l’avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica”. “Dovremmo anche continuare a esplorare possibili strade da percorrere riguardo all’idea di sviluppare centri di rimpatrio al di fuori dell’Ue, soprattutto in vista di una nuova proposta legislativa sui rimpatri” scrive, esortando il governo dei Ventisette a “lavorare su modalità innovative per contrastare la migrazione illegale”.
All’interno dei centri di accoglienza vi è una parte destinata ai richiedenti asilo da 880 posti, un Cpr da 144 posti, che ospiterà le persone destinate all’espulsione ed un penitenziario da 20 posti per chi compie reati all’interno dell’area.
L’area è sottoposta a videosorveglianza e possiede muri perimetrali.All’interno vale la giurisdizione italiana ed è garantito un alto livello di sicurezza.
Inoltre, nelle strutture ci sarà anche personale dell’Unhcr per verificare il rispetto dei diritti dei rifugiati.
Norma Presta